Sullo sfondo della piazza rinascimentale di Roccabruna e nei vicoli medievali che da lì si dipartono, la storia di due donne si muove, intrecciando fili alle loro vite, creando spazi per altri personaggi ma occultando dettagli misteriosi che alla fine sono costretti ad emergere dall’ombra e dal ghiaccio.
Fra Giuditta e Magda, la colta insegnante di francese e la ragazza popolana e folle c’è un abisso, che tuttavia le accomuna.
I giochi di luce e buio creano fantasmi ovunque e li fanno giocare a uno strano gioco che alterna realtà e apparenza,in un mondo dove i desideri si avverano a pagamento e si lasciano dietro una preziosa collana di perle barocche con una vespa incastonata nel fermaglio.
Il gatto nero prosegue per Vicolo Violino. Magda cammina a piccoli passi sulla neve. Ha perso la sensibilità nei piedi scalzi.
Il commesso della libreria passa diligentemente il panno imbevuto di alcol sulla vetrina. Si ferma per fissare Magda con la coroncina di rose rosa che sbocconcella una mela rossa. Ne tiene altre due in mano. Le ha appena rubate da una cassetta del fruttivendolo.
“Ecco Santa Dorotea che va al martirio...” sussurra il commesso, con voce incrinata dall’emozione.
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